Fino a qualche anno fa la stragrande maggioranza dei turisti cinesi che arrivavano in Italia, si affidavano a dei viaggi organizzati e pacchetti già costruiti.
Arrivavano in Italia con la loro guida cinese, che li accompagnava e sbrigava qualsiasi tipo di incombenza al posto loro.
In parte è ancora così. I turisti più anziani, prenotano la loro vacanza tramite agenzia di viaggio.
Ma tante cose sono cambiate…
📌Il 29% dei turisti cinesi che arrivano in Italia, sono nati negli anni 80.
📌Questi hanno un altissima digitalizzazione, prenotano la loro vacanza in autonomia su internet e desiderano personalizzarla.
📌Hanno le idee chiare su cosa vogliono vedere, fare visitare.
📌Vivono di riso e smartphone e lasciano recensioni di ogni cosa che vedono, ogni hotel in cui pernottano e ogni ristorante in cui mangiano.
📌Wex Inc basandosi su dati COTRI e su un report MCKINSEY and COMPANY, indica una crescente preferenza per i viaggi indipendenti privi di guida e non organizzati (nel 2018 il 26,8%, contro il 20,7 % del 2017).
Questi dati fanno capire di come il turismo cinese non sia più solo appannaggio di pochi eletti tour operator, ma di come invece ora ci sia spazio per tutti. Sopratutto per chi riesce a farsi trovare nel web, rendendosi prenotabile.
Ancor più sarà alla portata di quelle strutture che si sapranno distinguere per qualità del servizio e che attireranno delle buone recensioni.
E allora perché non pensare a predisporre qualche piccolo servizio ad hoc per il mercato cinese?