Un bambino ha dei mezzi completamente diversi da quelli di un adulto per imparare una lingua. Un bambino impara una lingua spontaneamente, senza intento. Non studia per impararla. La acquisisce attraverso l’ascolto. Non possiamo utilizzare gli stessi strumenti che useremo per un adulto. Va usata la fantasia, corretto continuamente il tiro. E’ come avere una sorta di filo che unisce l’insegnante e lo studente piccolino. Questo filo si tende ogni qualvolta che ci si allontana, che perdiamo l’attenzione del bambino, che cerchiamo di avere un feedback e risposte immediate. Lo stesso filo invece si rilassa, ogni qualvolta insegnante e studente si avvicinano, si divertono, si capiscono.
Nella pratica, cosa sto facendo per insegnare cinese a Giacomo, un bambino di 3 anni?
Te lo racconto per punti.
La cosa da fare secondo il mio punto di vista e il mio metodo, la prima cosa da fare, è sempre cercare di conoscere lo studente. Questo vale per i bambini ma anche per gli adulti. Se sei uno studente e hai un nuovo insegnante, ti consiglio, anche se non ti viene richiesto, di raccontare un po’ di te. Metti sul piatto
Appena conosco uno studente, cerco di capire tutte queste cose, oltre a capire qualcosa di più su di lui.
Poi costruisco un percorso ad hoc, che può mutare continuamente.
Cecando sempre di bilanciare parti più noiose e necessarie con quelle più leggere, la parte scritta con quella parlata, inserendo un po’ di cultura, chiedo sempre di volta in volta un feedback da parte dello studente per capire se la via che sto percorrendo è quella giusta per lui.
Con un bambino è un po’ diverso. Per prima cosa parlo con i genitori, capisco cosa si aspettano da me, mi faccio raccontare com’è il loro bambino, carattere, attitudini, cosa ama, a cosa gli piace giocare e poi provo più strade.
Il percorso non sarà mai unico e costante. Cerco di alternare momenti in cui assecondo il suo gioco, a quelli in cui impongo il mio. Inserisco, parole e frasi in cinese mentre giochiamo. Lo sfido a provare a disegnare e poi a scrivere qualcosa. Studio le sue reazioni, come accoglie quanto gli dico, le attività che gli propongo. Osservo cosa lo stimola di più.
Per fare questo, in un’ora cerco di farlo giocare, ballare, cantare, scrivere, ascoltare una storia…
Ma un bambino può davvero imparare cinese? Direi proprio di si. come? te lo spiego brevemente qui sotto
Non posso pensare di fare una lezione intera su un’unica attività. Posso invece pensare ad un obiettivo, che è quello normalmente di imparare due parole, e concentrare tutta la lezione al raggiungimento di quell’obiettivo. Posso ripetere frasi più e più volte, fino allo sfinimento, la stessa canzone, ripeto mentre giochiamo con le macchinine e chiedo a lui di ripetere. Giocando ripetiamo i numeri, i colori.
A Giacomo piacciono le storie. Ti svelerò un segreto: a tutti piacciono le storie, adulti o bambini che siano. Non ho mai visto finora un bambino annoiarsi mentre racconto una storia. Può essere il pretesto per il relax e la coccola, come una nuova occasione di gioco, mimando i personaggi. Può essere un libro che piace al bimbo – nel tal caso, sarà in lingua italiana. Tradurrò quindi piccole frasi e parole in cinese e poi in italiano.
Può essere un libro che porto io – che introduce i caratteri , alcune parole, attraverso una storia. O un libro in cui si evidenziano alcuni aspetti della cultura.
I libri che io uso spesso e che mi sono stati suggeriti da Chiara Buchetti sono
Il Puntino Sperduto
Listen and Learn – first Chinese Words di Usborne
Io sono Tie Zhu e vivo in Cina
Più tutti i libri della collana INCINQUE
Anche per gli adulti, conoscere la parte più romanzata , più curiosa sulla nascita di una lingua e di una cultura, desta spesso grande interesse. La storia rende poi tutti i concetti più memorabili.
Spesso con i bimbi si deve scendere a compromessi per creare un terreno fertile all’ascolto e all’apprendimento.
” giochiamo con le macchinine” ” ma certo!”
这是什么? cos’è questa? è una macchinina! 汽车 ripetiamo assieme 汽车 , trovami tutte le macchinine rosse 红色… e così via.
Si possono preparare e fare giochi dell’oca, cacce al tesoro e memory con le parole che si stanno imparando.
Facciamo delle sfide delle gare di scrittura e disegno , in cui io provo a fare una macchinina bella quanto quella di Giacomo e Giacomo prova a scrivere il carattere che gli mostro.Si possono usare le matite, i pennelli, l’acqua. Trovare modi sempre diversi aguzza ingegno e fanstasia.
I libri che utilizzo per la scrittura sono Caratteri Cinesi
e Chineasy libro e Card.
Se vuoi iniziare a scrivere cinese o vuoi insegnare il tuo bambino a farlo , ti consiglio da dare uno sguardo qui.