Sono state fatte molte previsioni su come si sarebbe mosso il turismo post pandemia. La verità è che nessuno poteva sapere come sarebbero andate le cose. Non si potevano prevedere le restrizioni ferree e prolungate che hanno caratterizzato il 2022, come non ci si poteva altrettanto aspettare una riapertura così veloce e repentina.
il 2020 doveva essere l’anno della cultura e del turismo Italia-Cina.
▶️Già il sito ANSA, nel novembre 2019, titolava “Turismo: cinesi pazzi per l’Italia, +8,2% nel 2019″, “Oggi sono 150 milioni i turisti che dalla Cina vanno all’estero. Nel 2030 saranno 400, con il clamoroso sorpasso sugli americani. E l’Italia? Salda in testa alle classifiche delle mete più sognate, deve accelerare il passo e prepararsi ad accoglierli, pensando, però, a un turismo quanto più sostenibile”.
▶️E ancora, il 21 gennaio 2020, l’ENIT – Ente Nazionale Italiano turismo – lanciava un comunicato stampa dal titolo “L’ITALIA, CALAMITA PER IL DRAGONE 2020” e investiva in Cina con due nuove sedi, Shanghai e Guangzhou.
Fino a qualche anno fa l’ Italia per un turista cinese era soprattutto foto cartolina da portarsi a casa e condividere sui social. Era terra di shopping sfrenato e meta ambita da ‘sfoggiare’.
Poi è diventato molto di più.
▶️È raffinatezza, è cultura, è arte.
▶️È paesaggi e scenari, da godere e immortalare.
▶️È uno stile di vita (“la dolce vita” di Fellini è un film famoso anche in Cina), da provare, godere almeno in viaggio e cercare di simulare e riproporre a casa propria.
▶️È enogastronomia, è gusto per la vita.
▶️È prodotti Made in Italy, moda, cibo, vino.
📍Il comportamento del turista cinese tipo infatti è cambiato. Con l’innalzamento del livello di cultura, del tenore di vita e l’esperienza di viaggio anche le esigenze sono cambiate.
I dati mostrano che è cambiato il comportamento dei turisti cinesi all’estero.
Da un articolo del Global Times del gennaio 2019, Dai Bin, il direttore del CTA, China Tourism Accademy, riporta:
▶️Maggiore ricerca di qualità.
▶️Maggiore ricerca di esperienze.
▶️Un aumento delle spese per i pasti e le strutture ricettive.
▶️Aumento anche della spesa riconducibile alle attività culturali.
📍La maggiore ricerca di qualità si riscontra nelle tipologie di viaggio, nelle strutture di alloggio, nel tipo di attività svolte.
Cosa ricerca quindi il turista cinese nel nostro paese?
E’ alla ricerca di esperienze.
Di percorsi enogastronomici.
Buon cibo e buoni vini.
Cultura, spettacoli, intrattenimento.
Maggiore esperienza, porta a maggiore consapevolezza e un affinarsi dei gusti e un aumento delle aspettative.
Fino a qualche anno fa la stragrande maggioranza dei turisti cinesi che arrivavano in Italia, si affidavano a dei viaggi organizzati e pacchetti già costruiti.
Arrivavano in Italia con la loro guida cinese, che li accompagnava e sbrigava qualsiasi tipo di incombenza al posto loro.
In parte era ancora così, ma tante cose erano già cambiate prima del 2020.
📌Il 29% dei turisti cinesi che arrivavano in Italia, erano nati negli anni 80.
📌Questi avevano un altissima digitalizzazione, prenotavano la loro vacanza in autonomia su internet e desideravano già personalizzarla.
📌Avevano le idee chiare su cosa volevano vedere, fare visitare.
📌Wex Inc basandosi su dati COTRI e su un report MCKINSEY and COMPANY, indicava una crescente preferenza per i viaggi indipendenti privi di guida e non organizzati (nel 2018 il 26,8%, contro il 20,7 % del 2017).
Questi dati fanno capire di come il turismo cinese potesse non essere più solo appannaggio di pochi eletti tour operator, ma di come invece ci potesse essere più spazio per realtà sfacettate.
Hai presente le orde di turisti che invadono le nostre città d’arte?
L’ho visto con i miei occhi a Venezia e Firenze e non è stato per nulla piacevole.
Il viaggio di gruppo come è stato gestito nel passato
▶️Deturpa i luoghi, ne scredita l’immagine.
💡E’ capitato anche a noi di andare all’estero in gruppo e fare veri e propri tour de force, per cercare di vedere più cose possibile e finire per non vedere nulla.
💡Allo stesso modo il turismo cinese in Italia, si è presentato spesso, sotto forma di gruppi di inconsapevoli viaggiatori, trasportati in pochi giorni da una città all’altra.
💡accompagnati da una guida cinese, che parla perfettamente cinese, ma che sicuramente fa più fatica a trasmettere la nostra essenza più profonda.
▶️Un turismo poco sostenibile che portava a visitare in pochi giorni tantissime città italiane.
▶️Un mordi e fuggi di bassa qualità, con pranzi e cene in ristoranti turistici ( a volte anche con pietanze cinesi)
▶️shopping in negozi turistici
▶️ una visione del paese visitato alquanto limitata.
In parte è stato e sarà ancora così. Ma sembra anche che questa tendenza stia cambiando.
Analizzando i dati sul turismo pre covid, pare che
☑ il turista cinese che arriva in Italia è curioso.
☑ Vuole immergersi nelle atmosfere italiane.
☑ Non è più interessato ad un turismo impacchettato e finto.
☑È più giovane e ha più cultura rispetto al turista del passato.
Da un’analisi pubblicata su Ctrip a inizio 2021 pare che:
I cinesi preferiscano in maggioranza viaggiare in gruppo, dato anche il bisogno di sicurezza che verrà ricercato soprattutto post pandemia.
I gruppi saranno però di piccole dimensioni.
Si crecherà un viaggio più personalizzato e cucito su misura.
Continueranno a farsi sempre più spazio i pionieri del fai da te, di qualità
Cosa rappresenta l’Italia per l’immaginario cinese?
La qualità dell’enogastronomia italiana è uno dei punti di forza della nostra offerta turistica.
▶️▶️▶️Secondo uno studio presentato dal Food Travel Monitor, il 49% dei turisti internazionali, sceglie la meta da visitare, in base a ciò che si può mangiare . L’Italia sarebbe tra i primi posti, come meta enogastronomica, assieme a Francia e Giappone. In particolare i turisti cinesi, considererebbero il nostro paese come l’unica meta enogatronomica occidentale.◀️◀️◀️
Ho reintrodotto questo argomento a me caro, perché i tempi sono ormai maturi per ricominciare a parlare di turismo dalla Cina.
Com’è la situazione attuale e cosa accadrà in un futuro prossimo? Tutto ciò che c’è da sapere lo troverai qui nelle prossime settimane.
A prestissimo!